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La Città del perdono |
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LA CITTÀ DEL PERDONO
“Il perdono è solo a Melegnano!”; chi minaccia di farla pagare cara cita questo antico adagio lombardo. Non è vero: il perdono c’è anche ad Appiano! Pio IV, Giovanni Angelo Medici, zio di San Carlo e Papa del 1559 al 1565, nel 1563 ha concesso l’Indulgenza Plenaria Perpetua non solo a Melegnano (sua città natale) ma anche ad Appiano Gentile: si tratta di un bene spirituale straordinario che dispensa la misericordia di Dio!
Dopo 75 anni di oblio, ritrovata in archivio la preziosa Bolla e aggiornata dalla Penitenzieria Apostolica alle disposizioni attuali, abbiamo di nuovo la possibilità di riceverla due volte all’anno: nelle feste di Santo Stefano e del Corpus Domini.
Prot. N. 68/13/I
DECRETUM
La Penitenzieria Apostolica, per aumentare la fede dei fedeli e per la salvezza delle anime, in virtù delle facoltà a lei concesse in modo del tutto particolare dal Beatissimo Padre e Signore nostro, per la Divina Provvidenza Papa Francesco, per le speciali preghiere dell’Eminentissimo e Reverendissimo Padre Signor Cardinale Scola, Arcivescovo Metropolita di Milano, dal ritrovamento delle indulgenze concesse da Papa Pio IV, di venerata memoria, con la Bolla “Universis Christi” del primo di Agosto dell’anno 1563, a coloro che con devozione visitano la chiesa di Santo Stefano in Appiano Gentile, della Arcidiocesi di Milano, è concessa dai tesori spirituali della Chiesa, l’indulgenza plenaria, da lucrare da tutti e dai singoli fedeli, applicabile anche a suffragio alle anime del Purgatorio, purché veramente pentiti, confessati e nutriti della Santa Comunione, abbiano visitato la suddetta chiesa parrocchiale ogni anno nelle solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo e nella stessa festa liturgica di Santo Stefano, dai primi vesperi fino al tramonto del sole delle medesime solennità e nello stesso luogo, per un certo periodo di tempo, abbiano elevato a Dio preghiere per la diffusione della santa Fede e secondo l’intenzione del Sommo Pontefice. Si deve concludere con il Padre nostro, con il Credo e le invocazioni alla Beata Maria Vergine. I fedeli della Parrocchia, impediti per la vecchiaia, la malattia o altra grave causa, potranno ottenere l’indulgenza plenaria, detestato ogni peccato, con l’intenzione di attenersi, appena sarà possibile, alle tre consuete condizioni, purché si siano spiritualmente uniti alle celebrazioni davanti a qualche sacra immagine con le loro preghiere e dolori offerti con fiducia a Dio misericordioso. Dunque, affinché l’accesso al divino perdono da ottenere per l’autorità della Chiesa, con carità pastorale, diventi più facile, questa Penitenzieria insistentemente prega che i sacerdoti, ai quali è stata affidata la cura della parrocchia Santo Stefano di Appiano, siano a disposizione con sollecitudine e generoso impegno alla celebrazione della Confessione e amministrino la S. Comunione agli infermi. Il presente Decreto avrà validità per sempre, senza alcuna presentazione in forma breve della Lettera Apostolica. Nonostante qualunque contraria disposizione. Dato a Roma, dalla sede della Penitenzieria Apostolica, il giorno 19 del mese di Aprile dell’anno dell’Incarnazione del Signore 2013.
Come si ottiene la nostra Indulgenza.
L’indulgenza si può ricevere due volte ogni anno compiendo anzitutto l’opera indulgenziata prescritta:
§ visitare la Chiesa di S. Stefano in Appiano Gentile nelle solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo e nella festa liturgica di Santo Stefano dai primi vesperi (il pomeriggio precedente) fino al tramonto del sole delle medesime solennità
§ nello stesso luogo, per un certo periodo di tempo, elevare a Dio preghiere per la diffusione della santa Fede e secondo l’intenzione del Sommo Pontefice
§ si deve concludere recitando il Padre nostro, il Credo e invocazioni alla Beata Maria Vergine.
Occorre poi adempiere le seguenti condizioni:
§ avere un atteggiamento interiore di pentimento e di effettivo distacco dal peccato
§ i fedeli siano confessati e nutriti della Santa Comunione (nello stesso giorno o nei giorni precedenti).
Che bello se, educati dalla misericordia di Dio, gli appianesi si scambiassero vicendevolmente ogni giorno perdono e indulgenza! Appiano Gentile, già “Città dello Sport” diventerebbe anche “Città dell’Indulgenza” ricevuta da Dio e donata fra gli uomini.
Don Giuseppe |