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Storia

Appiano Gentile  (CO)

pieve di Santo Stefano (sec. XI - 1971)


Pieve della diocesi di Milano.

La pieve di Appiano si costituì forse intorno all’XI secolo e venne a comprendere circa venti località, probabilmente diventate tutte parrocchie prima del XVI secolo.

La canonica di Appiano risulta beneficiaria di una donazione del luglio 1067; il nome di un prevosto, Guiberto, appare nel 1155. In un atto dell’8 dicembre 1141 sono ricordate la chiesa e la canonica di San Bartolomeo al Bosco, che decadde in breve tempo.
Infatti si apprende dal Liber notitiae sanctorum Mediolani che alla fine del XIII secolo il collegio canonicale di San Bartolomeo non esisteva più; i suoi beni erano passati al capitolo metropolitano nel 1277. Si era costituito però un altro collegio a Gerenzano, dove, nel 1398, esistevano sei canonicati compresa la prepositura.
Nello stesso anno la Notizia cleri enumerava ad Appiano ventidue canonici, due case umiliate e trentasei cappelle distribuite in ventidue località della pieve. Nel 1455 l’arcivescovo Gabriele Sforza trovò una situazione invariata.

Negli atti delle visite pastorali compiute tra XVI e XVIII secolo dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Appiano figuravano costituite le parrocchie di Appiano, capopieve, Binago, Bulgarograsso, Caccivio, Carbonate, Castelnuovo Bozzente, Cassina Ferrara, Cirimido, Fenegrò, Figliaro, Gerenzano, Guanzate, Limido, Locate, Lomazzo, Lurago Marinone, Castello Lurate, Mozzate, Oltrona di San Mamette, Rovello, Turate, Veniano. Beregazzo, sicuramente parrocchia fin verso il 1568, fu in seguito soppressa e ricostituita solo nel 1937. La pieve di Appiano venne visitata da Leonetto Chiavone nel 1566, dall’arcivescovo Carlo Borromeo nel 1574, dal delegato Bernardino Tarugi nel 1583, da Gaspare Visconti nel 1586, da Federico Borromeo nel 1606, da Cesare Monti nel 1646, da Federico Visconti nel 1687 e da Giuseppe Pozzobonelli nel 1747.

Dall’epoca post-tridentina alla struttura plebana della diocesi si affiancò quella vicariale: il vicariato di Appiano, coincidente con l’ambito territoriale della pieve, con l’esclusione di Gerenzano, vicaria foranea in luogo dal 1747, era inserito nella regione forense III.
Poiché risultava troppo vasta, la pieve venne distinta nel 1642 in Superiore e Inferiore.
Il parroco di Lomazzo ricevette il titolo di prevosto il 21 aprile 1884.

La pieve di Appiano cessò di esistere solo con la revisione della struttura territoriale della diocesi di Milano attuata tra 1971 e 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito alla quale le parrocchie di Appiano, Beregazzo, Bulgarograsso, Caccivio, Cascina Restelli, Castello Lurate, Castelnuovo Bozzente, Cirimido, Fenegrò, Figliaro, Guanzate, Limido Comasco, Lurago Marinone, Lurate Abbate, Mozzate, Oltrona San Mamete, San Martino di Mozzate, Veniano andarono a costituire, nel 1971, il nuovo vicariato foraneo e, dal 1972, il decanato di Appiano, nella zona pastorale II di Varese; le parrocchie di Turate e Rovello furono attribuite al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Saronno nella zona pastorale IV di Rho.
La parrocchia di Lomazzo, già inclusa nella pieve e vicariato di Lomazzo, passò alla diocesi di Como con decreto 8 marzo 1981 dell’arcivescovo Carlo Maria Martini, in esecuzione del decreto della Sacra Congregazione per i vescovi 3 gennaio 1981 (DCA, Lomazzo).

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]


La Pieve di Appiano Gentile

PIEVE, APPIANO si trova un po' decentrata verso nord nell'altopiano sul quale giace la sua pieve che è  delimitata a est dal torrente Lura e a ovest dal bacino del Bozzente

Alcuni reperti archeologici e vistosi resti della centuriazione attestano I'oc-cupazione romana del territorio plebano.

La presenza cristiana potrebbe risalire al VI sec., come sembra suggerire una lapide molto martoriata e d'incerta lettura. La dedica a S. Stefano della chiesa plebana confermerebbe una precoce cristianizzazione della zona. Come nei numerosi capopieve nei quali l'originario battistero è stato demolito o rimaneggia¬to da secoli, anche ad Appiano. potrebbero e¬mergere delle importanti informazioni da uno studio archeologico delle due a¬ree nelle quali è stato ipoteticamente localizzato dagli storici l'antico battistero di S. Giovanni Battista.

Di molto precedente alla menzione  di Appiano capopieve e del suo capi¬tolo nei documenti scritti pervenutici, è  quella di alcune località della pieve. Infatti Gerenzano, Mozzate, Turate e Veniano appaiono nel VlIl sec.; Cirimido nell'844. II toponimo Appiano è documentato per la prima volta in un atto del gennaio 1053; la canonica di Appiano compare come beneficiaria di una donazione del luglio 1067, mentre il primo nome di un pre¬vosto, Guiberto, appare nel 1155. La chiesa e la canonica di San Bartolomeo al Bosco sono attestate in un atto del Comune di Milano già l’8 dic. 1141.

Il Liber notitiae sanctorum Mediolani informa che alla fine del sec. XIll non e-sisteva più il collegio canonicale di San Bartolomeo  i cui beni erano passati al capitolo metropolitano nel 1277, ma se n'era costituito un altro a Gerenzano do¬ve, nel 1398, c' erano 6 canonici compreso il prevosto.  Nel medesimo 1398 la “Notitia  cleri” enumera ad Appiano 22 canonici, 2 case umiliate e 35 cappelle distribuite in 22 località della pieve. Analoga è la situazione trovata nel 1455 dall'arcive¬scovo Gabriele Sforza. S. Carlo vi giunse nel 1574 preceduto nel 1566 da p. Leo¬netto Chiavone e seguito nel 1583 dal delegato Beniamino Tarugi iI quale tro¬vò che delle 54 chiese poste in 27 località della pieve alla fine del XIll sec., 22 erano diventate parrocchiali. A Gerenza¬no sussistevano 6 canonicati compreso quello del prevosto; ad Appiano  i  22 canonici, compreso il prevosto, erano distinti in due ordini o feudi di 11 maggiori e 11 minori e seguivano antichissimi statuti capitolari.

Nei tre secoli seguenti la vasta pieve fu visitata dall'arcivescovo Gaspare Vi-sconti nel 1586, dal card. Federico Bor¬romeo nel 1605, dal card. Cesare Monti nel 1646, dal card. Federico Visconti nel 1687 e dal card. Giuseppe Pozzobonelli nel 1747.

Nel  1642, per ovviare alla sua vastità e facilitare soprattutto le prescritte con¬gregazioni del clero, la pieve fu distinta in Superiore e Inferiore mediante una li¬nea immaginaria passante a Sud di Ve¬niano e a Nord di Fenegrò. Fu il primo passo verso il ridimensionamento che si completò nel 1972 con la definizione dei confini del decanato di Appiano. Nella sezione inferiore, più lontana dal capopieve, avevano una posizione singolare Geren¬zano - sede di una canonica del sec. XlII - e Lomazzo - diviso tra le confi¬nanti diocesi di Como e Milano almeno dal Xll sec. Per questa nel 1747 Gerenzano venne eretto in vicariato in luogo e al parroco di Lomazzo venne concesso il titolo di prevosto il 21 aprile 1884.

Quattro volte compì la visita pastorale della pieve di Appiano il card. Ferrari: nel  1901, nel 1908, nel 1912 e nel 1918. Cinque volte, invece, lo fece il card. Schuster: 1932, 1938, 1943, 1948 e 1953. Il card. Montini la visitò nel 1962 e il card. Colombo nel1975.


DECANATO

E' uno degli 11 decanati della Zona pastorale II, o di Varese e coincide quasi del tutto con il precedente Vicariato foraneo omonimo. Comprende le 18 parrocchie di Appiano, Beregazzo, Bulgarograsso, Caccivio, Cascina Restelli, Castello Lurate, Castelnuovo Bozzente Cirimido, Fenegrò, Figliaro, Guanzate, Limido Comasco, Lurago Marinone, Lu­rate Abbate, Mozzate, Oltrona San Mamete, San Martino di Mozzate, Veniano. Al Vicariato foraneo appartenevano an­che le parrocchie di Carbonate e Locate Varesino che son passate al decanato di Tradate e la parrocchia ambrosiana di Lomazzo che è passata al decanato di Saronno e, dall'8 marzo 1981, alla diocesi di Como. Molta più vasta, invece, e­ra l'antica pieve che comprendeva anche circa un terzo dell'attuale decanato di Saronno.

 

II primo decano é  stato il prevosto di Appiano Gentile don Giuseppe Sala.

 

L. CLERICI, Memorie storiche di Appiano nella diocesi di Milano, Milano, Tip. Missioni Estere, 1926.

G. CERUTI, La borgata di Appiano (Provincia di Como). Notizie storiche, Como. 1981 [ristampa anastatica dell'ed. 1921]

G. FIGINI, L'<Ecclesia, plebis> di Appiano Gentile, «Diocesi di Milano - Terra ambrosiana". 23 (1982), pp. 38-46.

G, COLOMBO - .G. FIGINI. La visita pastorale dell’Arcivescovo Gabriele Sforza alla pieve di Appiano, <Aplanum>. I  (1982), pp. 11-26.

G. FIGINI - C. ORTOLANI, La, visita pastorale del padre Leonetto Schiavone alle Pieve di Appiano, "Aplanum", 2 (!983), pp.11-109.

C. ORTOLANI, La visita pastorale del padre Leonetto Schiavone alla Pieve di Appiano."Aplanum", 3 (1984), pp.I5-50

 

M.F. BARONI. Antichi documenti di Guanzate  (1138-1265), "Aplanum)" 3 (1984), pp. 51-172.

GIULIO COLOMBO